L'Italia è
il paese dei navigatori, poeti e prorogatori.
Questo è una delle
sfaccettature che caratterizza il modo di governare questo paese. Ci sono molti
casi dove l'entrata in vigore di normative su temi di vaio genere, vengono
prorogate una, due, tre e perfino 4 volte.
Chiaramente ai più
può far piacere, in quanto molto spesso l'adeguarsi a questi regolamenti o
leggi porterebbe costi aggiuntivi alti...e di questi periodi non ne abbiamo
proprio bisogno! Forse sarebbe meglio come al solito, ragionare con il territorio
e i rappresentanti prima di scrivere normative, che se applicate non
metterebbero in grado le aziende di operare regolarmente.
Questo succede con l'art. 59 della legge regionale 78 del
24.12.2013 che è stato sostituito il comma 1, dell'art. 19, della L.R. 8/2006
ed in pratica, per le piscine già in esercizio alla data del 20 marzo 2010, il
termine di adeguamento è stato nuovamente spostato di un anno, al 20 marzo 2015.
L'ambito è quello
degli impianti natatori pubblici e privati. Materia che coinvolge quindi in
pieno le strutture turistiche in Toscana che si devono dotare o adeguare di
piscina.
Se la mente non mi
inganna questo è il III rinvio e tutte le precedenti volte i rinvii sono sempre stati accompagnato da voci che ne
davano l'entrata in vigore come certa.
Non ci resta
che prendere questo ingiusto vantaggio, in un paese dove di norma ci si lamenta
delle ingiuste vessazioni.
Di altri
esempi ce ne sono in altri ambiti con risvolti uguali, ma questa è un’altra
storia e chissà forse ci sarà tempo per raccontarli…
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